Broken Flowers

Jarmush + Murray = Capolavoro

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  1. SoulOfSmoke
     
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    Don è un dongiovanni apatico che un giorno riceve una lettera da una delle sue ex, che gli comunica che ha avuto un figlio da lui 20 anni fa. Si mette in viaggio per incontrarle, alla ricerca di suo figlio ma più probabilmente del riflesso di sé in tutte loro.
    Dico da subito che è grandioso: ha un ritmo lento (il personaggio di Murray parla pochissimo, ma la cosa meravigliosa è che non importa) e ripetitivo (è un viaggio in un'America decontestualizzata e frammentata, non bella, tutta uguale); Jarmush inanella attraverso le dissolvenze tantissime sequenze anche inutili ma girate in maniera superba, piccoli affreschi che spiegano, meglio di qualsiasi parola, Don.
    Murray è colossale: esalta ogni singola inquadratura che lo contiene, è un protagonista perfetto in una parte difficilissima e molto ironica (anche autoironica). Ah già, il film è pervaso da una ironia riflessiva che sembra emanare da ogni personaggio, inquadrato nell'espressione del viso eloquente di Murray, che oltre a porre domande inespresse strapperà più di una risata (Bill è un dio, ormai gli basta girare la testa per far sorridere).
    Jarmush gioca esplicitamente con le aspettative di Don, che poi sono anche quelle dello spettatore (o almeno le mie: c'ero totalmente dentro), usando il filo narrativo più come un pretesto per raccontare un tranquillo viaggio che è un gigantesco punto interrogativo, fino ad un finale che è la ciliegina su una torta particolarmente ben riuscita.
    Non so come dirvelo, guardatelo, guardatelo perché è uno dei film migliori della stagione: originale, divertente, girato e interpretato da Dio, che soprattutto è cinema puro e incontaminato che gioca con la forza delle immagini (e delle convenzioni spettatoriali happy.gif )
    più ci penso più mi piace
     
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  2. SoulOfSmoke
     
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    Dimenticavo una colonna sonora eccezionale con There is an end dei Green Cornet che apre e chiude. Ragazzi questo film è veramente un capolavoro.
     
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  3. NicolaStanley
     
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    Certo...

    È un filmone...

    Io non sono rimasto così entusiasta come Soul, ma comunque, questo film mi ha lasciato impressioni molto molto benevole...

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    Una cosa forse da dire è che un pubblico normale, molto probabilmente, troverà questo film noioso.

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    Ma un pubblico che non è normale (come me) starà dietro (e si divertirà da matti a stare dietro) all'affascinante e avvolgente trama (mai troppo fitta e neanche mai troppo scarna) degli indizi e dei segni, sparsi per ogni incontro e "requisiti", o meglio, "rimembrati" in due incubi davvero Bertaderi (roba che eguaglia [e forse supera] David Lynch).
    Murray è davvero impagabile:
    catatonico e quesi "poetico" nella sua "alterità" - e io tirerei fuori nomi grossi: Buster Keaton, Jacques Tati e Macario (per rimanere in Italia) [ma io la dico grossa: questo personaggio non ha i livelli di "silente tragicità" che aveva quello di Lost in Translation]. Meno male che l'abbiamo fatto doppiare a Oreste Rizzini...

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    Forse non sono d'accordo sull'America.
    Io, in questo film, ho visto un'America molto inedita, fuori da qualsiasi "tour" (come invece lo era quella di Elizabethtown), boscosa: alle volte mi sembrava Monte Peloso invece dell'America.
    E la fotografia (del lynchiano Fred Elmes) è ottimale.

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    Le situazioni hanno un tocco di onirismo surreale, alle volte anche 'inquietante'.
    E molte scene, soprattutto le prime (quando il "dramma" deve cominciare) sono proprio quotidiane e non proprio brillanti dal punto di vista del "divertimento classico, alla risata super" (sono, invece, molto "subliminali").

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    Ottimi tutti gli attori "di contorno":
    tutti ruoli brevissimi ma incisivi e "irrisolti":
    Sharon Stone (con la figlia Lolita - non voglio fare spoiler) - falsa ridanciana
    Frances Conroy (con il marito Chris McDonald) - sommessa e repressa (come in Six Feet Under)
    Jessica Lange - "naturista"
    Tilda Swinton - spostata (doppiata forse in modo poco originale da Laura Boccanera)

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    Però io non me la sento di dargli "capolavoro"...
    Forse perché ci ho visto un film "per molti ma non per tutti"...

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    Non me ne vorrà di certo Andre per la valutazione in Chiocciole che gli darò...

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    Lalalù...

     
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  4. Nayel
     
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    Non bello. Direi... ILLUMINANTE!!!!!!!! Mi ha aperto orizzonti di immaginazione e di riflessione su tematiche che non avevo mai toccato.

    Il finale -quando Don ritorna a casa e trova il ragazzo- è un pugno nello stomaco, mi ha fatto immaginare come doveva essersi sentito il protagonista in modo sublime.

    A me è garbato da matti (citazione da niccke).

     
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  5. SoulOfSmoke
     
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    Nick, le prime scene sono un capolavoro! la presentazione di Don col parallelo inverso di Don Giovanni è semplicemente geniale!
    E poi grazie al cielo non è per tutti. Si, può essere noioso (come tutti gli altri film di Jarmush) se invece di guardarlo si ascolta e basta, ma per me anche le sequenze più quotidiane sono dei veri e propri capolavori di regia e di fotografia (Don seduto sul letto, la giornata grigia fuori dalla finestra; o ancora i viaggi, montati con quegli stacchi improvvisi che danno un'idea di indeterminazione totale).
    Ripeto, capolavoro. L'uomo moderno ancora una volta perfettamente rappresentato.
     
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4 replies since 16/12/2005, 02:48   91 views
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